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venerdì 4 novembre 2016

Tennis: Il significato della competizione.

Il significato della competizione.

Di rado si riconosce che il bisogno di avere conferme è basato su insicurezza e dubbio.
Solo chi non sa chi è e quello che fa sente il bisogno di provare a se stesso o agli altri quanto vale.

Mancava però qualcosa.
Non avevo voglia di vincere, e pertanto mi mancava la determinazione.

Stavo giocando con una determinazione insolita; stavo giocando scollegato dalla mia mente.
In qualche modo, la rabbia mi aveva spinto oltre i miei limiti preconcetti.

Non voglio dire che giocare arrabbiati si la chiave per vincere.
L’aspetto importante di quella giornata fu che giocai sinceramente.
Quella sera ero arrabbiato, e lo espressi tramite il tennis.
Mi fece stare bene e funzionò.

Solo contro le onde più grandi può usare tutto il suo coraggio, la sua abilità e la sua concentrazione, solo in uel modo può rendersi conto dei propri limiti e arrivare al massimo.

Vincere vuol dire superare degli ostacoli per raggiungere una meta, ma il vero valore della vittoria è grande solo quanto il valore della meta raggiunta.

L’avversario naturalmente!
L’avversario è pertanto un amico o un nemico.
E’ un amico se fa il possibile per renderti le cose difficili, comportandosi da nemico.
Ogni giocatore si impegna al massimo per sconfiggere l’altro, ma in questo tipo di competizione non si batte l’altra persona, ma solo gli ostacoli che essa ci presenta.

Innanzitutto, invece di sperare che il vostro avversario commetta un doppio fallo, desidererete che metta la sua prima di servizio.
Il desiderio che la palla sia buona vi aiuterà a raggiungere uno stato mentale migliore per rispondergli.

“Lascia che accada”.
Significa massimo impegno fisico e mentale.



Si può però controllare l’impegno che si mette per vincere.
Si può sempre fare del proprio meglio, in ogni momemtno.

Una persona saggia una volta mi disse: “quando si tratta di superare gli ostacoli ci sono tre tipi di persone.
La prima considera insuperabili la maggior parte degli ostacoli e se ne va.
La seconda vede un ostacolo e dice: “posso farcela”, e comincia a scavare per passare sotto, ad arrampicarsi, o a cercare di abbatterlo.
Il terzo tipo di persona, prima di decidere se oltrepassare un ostacolo, cerca un punto di osservazione per riusire a vedere che cosa c’è oltre l’ostacolo.
Poi, solo se la ricompensa è all’alteazza del suo impegno, prova a superare l’ostacolo.



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