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martedì 19 aprile 2016

Frasi Lance Armstrong. The fall. Ascesa e caduta. Parte 5.

Frasi Lance Armstrong. The fall. Ascesa e caduta.

Con l’avvicinarsi del Tour 2004, Armstrong organizza un attacco preventico contro L.A. Confidentiel: les secrets des Lance Armstrong (L.A. confidenziale: i segreti di Lance Armstrong), insieme con Pierre Ballester, un giornalista francese che ha lavorato per l’Equipe.

Un mese prima della pubblicazione, la Nike e la Lance Armstrong Foundation iniziano a vendere dei braccialetti gialli con la parola "Livestrong".

Durante il trasferimento dall’arrivo di una tappa all’hotel, il pullman della squadra accosta lungo una strada di montagna.
Non è un problema al motore: presumibilmente, molti ciclisti hanno bisogno di sangue.
Mentre l’autista fa finta di cercare un problema meccanico inesistente alcuni corridori della Postal Service ricevono a quanto pare una trasfusione: alcuni da seduti, Armstrong steso a terra.
Le sacche ematiche vengono presumibilmente appese ai portabagagli.

Anzichè comportarsi gentilmente con le persone che conoscono i suoi segreti, Armstrong li emargina come se fossero estranei.
E’ un errore che gli sarà fatale.

Alla fine del 2004, Zabriskie non c’è più.
Anche Landis se n’è andato, per diventare il capitano della Phonak, che gli ha offerto cinquecentomila dollari, più del doppio di quel che gli dava la Postal (duecentotrentamila dollari).

L’agenzia antidoping americana era nata in seguito allo scandalo Festina, che aveva esposto il problema dell’abuso delle sostanze proibite nel ciclismo.
Prima di allora, le regole dell’antidoping variavano molto da una disciplina all’altra.
Ogni federazione internazionale di un dato sport olimpico aveva le sue norme, conduceva i propri test e giudicava le proprie infrazioni.
Poche federazioni erano più indulgenti con i propri iscritti dell’UCI, l’unione ciclistica internazionele.

Nel 1999, dopo lo scandalo Festina, il CIO formò l’AMA, l’agenzia mondiale antidoping, per uniformare le regole in materia.
Nel 2004 l’AMA avrebbe adottato un codice antidoping.
A quel punto, Armstrong aveva già vinto il suo quinto Tour de France.

L’USADA divenne operativa nel luglio del 2000.
L’USADA non era un’agenzia governativa, anche se era finanziata soprattutto con denaro pubblico, tramite l’ufficio delle poitiche antidroga della Casa Bianca.



Il suo bilancio era approvato dal congresso e quindi suscettibile agli interessi di lobby e individui contrari al suo operato.

Anni dopo, infatti, proprio Armstrong avrebbe chiesto di ridurre i finanziamenti dell’USADA, se non addirittura la chiusura dell’ente.

La Trek gli risponde che la squadra dovrebbe avere telai e componenti per assemblare centoventi bici nuove ogni anno.
Landis calcola che nel solo 2004 ne sono sparite sessanta.
A un prezzo di forse tremila dollari l’una, la vendita deve aver generato centottantamila dollari di nero.
E’ una rivelazione: Landis ha scoperto che, con un giro tortuoso, gli sponsor finanziavano senza saperlo il doping di squadra della Postal.

Landis crede di poter vincere il Tour restando pulito.

Racconta di come sia stato lo stesso Armstrong a convincerlo.
Durante un giro di allenamento, Landis riusciva a malapena a stargli dietro e Armstrong gli aveva detto: non sei costretto a soffrire così tanto.
Posso aiutarti ad alleviare il dolore.

Landis narra anche un altro episodio.
Un giorno un medico della squadra gli aveva dato una pillola speciale, lui l’aveva presa ed aveva fatto un’ottima prestazione.
Il giorno successivo il dottore gliene avea data un’altra, ma lui non l’aveva prea, perchè aveva avuto un’idea geniale: voleva far analizzare il farmaco e produrselo da solo.
Avrebbe potuto venderlo, diventre milionario e forse vincere il Tour ogni anno per il resto della sua vita.
Il test, però, aveva rilevato che la pillola era composta da un unico elemento: zucchero.
Era un placebo.


Il problema è proprio il termine frode.
I ciclisti professionisti ritengono che il doping non sia una frode, perchè lo usano tutti.

Prima di andare dal medico, si estrae un’intera sacca di sangue senza l’aiuto di nessuno.
Lim lo sorprende proprio durante la trasfusione.
Landis è agitato perchè non sa dove custodire il sangue appena raccolto.
Non può metterlo in frigo, perchè moglie e figliastra arriveranno dagli USA il giorno successivo.
Allora compra una borsa frigo, un termometro elettronico, del ghiaccio e un cartone di succo d’arancia.
Tagia la sommità del cartone, ci nasconde la sacca di sangue e poi mette il cartone nella borsa frigo con il ghiaccio.
Ci mette anche il termometro chiuso in un sacchetto ermetico di plastica.
La sacca sostitutiva è pronta.


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