Le frasi del libro: Pietro Trabucchi: Resisto dunque sono.
L’arte di risalire sulla barca rovesciata. Capitolo uno.
Discendiamo da gente che è sopravvissuta a un’infinità di predatori, guerre, carestie, migrazioni, e catastrofi naturali e che ci ha trasmesso i propri geni. Oggi, tra le tante promesse da rotocalco, c’è posto anche per chi parla di "eliminare lo stress".
Non solo ciò è impossibile, ma sarebbe anche inutile: noi siamo costrutiti per convivere quotidianamente con lo stress.
A quanto pare, chi, di fronte a eventi stressanti, chiede un aiuto terapeutico o manifesta gravi forme di disagio rappresenta l’anomalia, non la regola.
Per esempio è senz’altro più redditizzio per la fiorente industria degli antidepressivi puntare sull’effetto delle molecole che ci "aiutano" ad afforontare la vita, piuttosto che favorire lo sviluppo della resilienza nelle persone.
Fa comodo anche a noi condividere una visione di noi stessi deboli e inermi sotto i colpi della vita; perchè questo ci permette di non impegnarci a fondo, di non prenderci fino in fondo tutte le responsabilità.
E, alla fine,ci consente pure di lamentarci. Tutti gli organismi viventi, di fronte agli stimoli ambientali, si adattano o muoiono: gli unici che contemplano una terza possibilità, quella di auto-commiserarsi, sono gli esseri umani.
Lo sport è una metafora della vita, una prova severa che, quasi per contratto, ti deve sottoporre a ogni tipo di difficoltà.
L’hagakure, il libro segreto dei samurai, paragona le persone a delle barche. E’ solo quando le acque si fanno agitate che diventa manifesta la differenza tra quelle che tengono il mare e quelle che non ce la fanno (I, 116).
Allo stesso modo, è nel mezzo delle turbolenze sportivo-esistenziali che diventa evidente la differenza tra l’atleta forte in tutti i sensi e quello che invece "ha solo motore".
Oggi, da paesi come i nostri, pieni di benessere, difficilmente emerge qualcuno. Siamo pieni di gente fisicamente azzeccatissima, selezionata e iper-allenata, ma che poi sotto pressione si rivela inconsistente.
L’arte di risalire sulla barca rovesciata. Capitolo uno.
Discendiamo da gente che è sopravvissuta a un’infinità di predatori, guerre, carestie, migrazioni, e catastrofi naturali e che ci ha trasmesso i propri geni. Oggi, tra le tante promesse da rotocalco, c’è posto anche per chi parla di "eliminare lo stress".
Non solo ciò è impossibile, ma sarebbe anche inutile: noi siamo costrutiti per convivere quotidianamente con lo stress.
A quanto pare, chi, di fronte a eventi stressanti, chiede un aiuto terapeutico o manifesta gravi forme di disagio rappresenta l’anomalia, non la regola.
Per esempio è senz’altro più redditizzio per la fiorente industria degli antidepressivi puntare sull’effetto delle molecole che ci "aiutano" ad afforontare la vita, piuttosto che favorire lo sviluppo della resilienza nelle persone.
Fa comodo anche a noi condividere una visione di noi stessi deboli e inermi sotto i colpi della vita; perchè questo ci permette di non impegnarci a fondo, di non prenderci fino in fondo tutte le responsabilità.
E, alla fine,ci consente pure di lamentarci. Tutti gli organismi viventi, di fronte agli stimoli ambientali, si adattano o muoiono: gli unici che contemplano una terza possibilità, quella di auto-commiserarsi, sono gli esseri umani.
Lo sport è una metafora della vita, una prova severa che, quasi per contratto, ti deve sottoporre a ogni tipo di difficoltà.
L’hagakure, il libro segreto dei samurai, paragona le persone a delle barche. E’ solo quando le acque si fanno agitate che diventa manifesta la differenza tra quelle che tengono il mare e quelle che non ce la fanno (I, 116).
Allo stesso modo, è nel mezzo delle turbolenze sportivo-esistenziali che diventa evidente la differenza tra l’atleta forte in tutti i sensi e quello che invece "ha solo motore".
Oggi, da paesi come i nostri, pieni di benessere, difficilmente emerge qualcuno. Siamo pieni di gente fisicamente azzeccatissima, selezionata e iper-allenata, ma che poi sotto pressione si rivela inconsistente.
Capitolo Due: La dura legge del bicchiere mezzo vuoto.
Le frasi del libro: Pietro Trabucchi: Resisto dunque sono.
Potrebbe interessarti: Lance Armstrong. Non solo ciclismo. Il mio ritorno alla vita
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