Le frasi del libro: Pietro Trabucchi: Resisto dunque sono.
Impegno e controllo: Capitolo tre.
Se ce la metto tutta, non posso perdere.
Forse non vincerò una medaglia d’oro, ma sicuramente vinco la mia battaglia personale.
E’ tutto qui. (Cit. Ian Thorpe).
Crederci è il primo passo. Ciò che consideriamo impossibile non riusciamo a realizzarlo.
Il segreto per far scaturire il ricorso all’impegno nelle vicende umane consiste nel vedere gli eventi come, almeno in parte,dipendenti da noi.
Parlare in termini di persone “fortunate” o sfortunate determina di per sè un certo tipo di destino.
Perchè a chi è sfortunato non si può fare più che dargli un pò di elemosina.
La cosa stupefacente è che conta poco il controllo effettivo: conta la convinzione di possederlo.
Un uomo può fallire molte volte, ma non diventa un fallito finchè non comincia a dare la colpa a qualcun altro. (Cit. Edgar Rice Burroughs).
Alla gente fa comodo pensare che ci sia sempre qualcun altro che “governa” il sistema e che tocchi sempre agli altri “pensare a fare le cose”.
Il vantaggio di questa abdicazione alla responsabilità stà nella conseguente disponibilità in termini di alibi: “Che c’entro io? E’ colpa sua!”.
Impegno e controllo: Capitolo tre.
Se ce la metto tutta, non posso perdere.
Forse non vincerò una medaglia d’oro, ma sicuramente vinco la mia battaglia personale.
E’ tutto qui. (Cit. Ian Thorpe).
Crederci è il primo passo. Ciò che consideriamo impossibile non riusciamo a realizzarlo.
Il segreto per far scaturire il ricorso all’impegno nelle vicende umane consiste nel vedere gli eventi come, almeno in parte,dipendenti da noi.
Parlare in termini di persone “fortunate” o sfortunate determina di per sè un certo tipo di destino.
Perchè a chi è sfortunato non si può fare più che dargli un pò di elemosina.
La cosa stupefacente è che conta poco il controllo effettivo: conta la convinzione di possederlo.
Un uomo può fallire molte volte, ma non diventa un fallito finchè non comincia a dare la colpa a qualcun altro. (Cit. Edgar Rice Burroughs).
Alla gente fa comodo pensare che ci sia sempre qualcun altro che “governa” il sistema e che tocchi sempre agli altri “pensare a fare le cose”.
Il vantaggio di questa abdicazione alla responsabilità stà nella conseguente disponibilità in termini di alibi: “Che c’entro io? E’ colpa sua!”.
Capitolo Due: La dura legge del bicchiere mezzo vuoto.
Capitolo Quattro: Saper incassare, perseverare.
Potrebbe interessarti: Lance Armstrong. Non solo ciclismo. Il mio ritorno alla vita
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