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martedì 27 dicembre 2016

Thin-slicing: In un batter di ciglia.

La teoria delle “fette sottili”: come un granello di conoscenza possa portare molto lontano.

“I quattro cavalieri dell’Apocalisse”: atteggiamento difensivo, ostruzionismo, citica e disprezzo.
Ma, dei quattro, quello che considera più importante è il disprezzo.
Per Gottman, il disprezzo di uno o di entrambi i cogniugi nei confronti dell’altro è il principale indizio di crisi di matrominio.

Si potebbe pensare che la cosa peggiore sia la critica, spiega, perchè è una condanna globale del carattere dell’altro.
Ma il disprezzo è qualcosa di qualitativamente diverso.

Il disprezzo consiste proprio nel parlare dall’alto in basso.
E’ il tenttivo di mettere l’altro su un piano inferiore al tuo.
Una cosa gerarchica.

Il modello Big Five, un questionario a più item ritenuto molto affidabile, che misura la personalità in base a cinque dimensioni.
Estroversione. Siete un persona socievole o schiva? Vi piace divertirvi o stare un pò in disparte?
Gradevolezza o amabilità. Tendete a fidarvi o a sospettare? Siete disposti o restii a collaborare?
Coscienziosità. Siete organizzati o disorganizzati? Vi imponete una disciplina o la forza di volontà vi fa un pò difetto?
Stabilità emotiva. Tendete a preoccuparvi o siete una persona in genere serena? Siete sicuri o insicuri?
Apertura a nuove esperienze. Avete immaginazione o preferite stare con i piedi per terra? Tendete all’indipendenza di pensiero o al conformismo?

Il thin-slicing non è un talento misterioso, ma la qualità essenziale dell’essere umano.
Ce ne serviamo ogni volta che facciamo una nuova conoscenza o dobbiamo capire qualcosa in fretta o affrontiamo una situazione inedita.


E’ impressionante, per esempio, il numero delle professioni e discipline che dispongono di un termine per designare quella particolare capacità di riuscire a leggere in profondità anche nel più minuto frammento di esperienza.

Nel basket, del giocatore che sa cogliere tutto ciò che accade attorno a lui si dice che ha “court sense” (senso del campo).

Nelle forze armate, dei generali brillanti si dice che hannpo “colpo d’occhio”, cioè sanno “vedere” all’istante il campo di battaglia.
Napoleone aveva colpo d’occhio come Patton.

Se non potessimo afferrare una situazione complesssa in un battito di ciglia , il basket sarebbe un caos e i birdwatcher si ritroverebbero senza risorse.

Quello che chiamiamo libero arbitrio sia in gran parte un’illusione: per lo più procediamo con il pilota automatico, e il nostro modo di pensare e comportarci sull’impulso del momento e la sua efficacia sono molto più permeabili a influenze esterne di quanto crediamo.

Damasio ha studiato dei pazienti in cui una zona piccola ma cruciale del cervello chiamata “corteccia prefrontale ventromediale”, situata dietro il naso, è danneggiata.
L’area ventromediale svolge un ruolo fondamentale nel processo decidsionale.
Elabora possibilità e nessi, e veglia la montagna di informazioni che riceviamo dal mondo esterno, stabilendo priorità e piantando bandierine su quanto richiede la nostra attenzione immediata.
Chi ha riportato danni alla zona ventromediale resta perfettamente razionale.
Può essere estremamente intelligente e capace, ma non ha capacità di giudizio.
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