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giovedì 27 febbraio 2014

Frasi Libri: Fai bei sogni di Massimo Gramellini. 2.

Le frasi del libro: Fai bei sogni di Massimo Gramellini

"Mi dispiace, bambino… Non ce la faccio a volerti bene. Nessuno ne ha mai voluto a me e… non so come si fa."

Ma io ero troppo preso dalla mia sofferenza per interessarmi alla sua.

Erano disperati in mezzo ad altri disperati e la condivisione del problema faceva si che non si sentissero dei diversi come invece mi sentivo io.

La mia passione per le vite delgi altri è sempre dipesa dal desiderio inconsapevole di scoprire come fossero riusciti a sopravvivere al primo impatto con il dolore.

I se sono il marchio dei falliti! Nella vita si diventa grandi nonostante.

"Non fare cosi perchè mi piace" era il mogugno con il quale si concedevano all’abbraccio di qualche ragazzo piùà grande. Ma a me dicevano soltanto: "Sei proprio dolce…", il segnale di divieto di transito.

I sogni sono radicati nell’anima e la mia era fuori servizio.

Non so se in amore vince chi fugge, ma di sicuro chi perde rimane dov’è: immobile.


Ma il lavoro solitario su materie così lontane dai miei interessi mi ricordava di continuo come la mia vita fosse diventata una conseguenza inesorabile di scelte difensive.

Rimaneva la psicanalisi, ma per potermi sdraiare su un lettino avrei dobuto vincere la vergona e chiedere i soldi a papà, che considerava i tarli della mente un passatempo per perditempo.

Ma per guarire l’anima non basta cambiare ospedale.

Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione.

Perche tutti, una volta nella vita, abbiamo diritto di credere che le canzoni dell’estate siano state scritte apposta per noi.

Avevo sedotto Emma nella sorpresa generale, anche un pò mia, mettendo finalmente a frutto una lezione infallibile: ascoltarla. Le donne non si conquistano con le corde vocali, ma con gli orecchi.
Noi maschi sprechiamo tempo a rintronarle di battute memorabili quando l'unica cosa che ci chiedono è di prestare attenzione ai loro pensieri.

La saggezza doveva vedersela con la resistenza tenace del cuore, che si era appena affacciato alle stelle e non aveva nessuna intenzione di ritornare nel suo rifugio antisismico.

Incomincio un tira e molla telefonico.
Era una sifda impari e per di più io la disputavo in trasferta.

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martedì 25 febbraio 2014

Frasi Libri: Fai bei sogni di Massimo Gramellini. 1.

Le frasi del libro: Fai bei sogni di Massimo Gramellini

Molto più importante di quello che sappiamo o non sappiamo è quello che non vogliamo sapere.

Dalle loro facce perplesse avevo ricevuto il primo responso esistenziale: la pittura non sarebbe mai stata il mio talento. Il mondo che avevo dentro avrei dovuto cercare di disegnarlo con le parole.

La mamma è il tuo angelo custode, lo sai.
Da tempo chiedeva il permesso di volare lassù per proteggerti meglio e ieri il Signore l’ha chiamata a sè.

"Breve riposo dona alla mamma, Signore. Svegliala, falle un caffè e rimandala subito qui. E' mia mamma, capito? O riporti giù lei o fai venire su me. Scegli tu. Ma in fretta. Facciamo che adeesso chiudo gli occhi e quando li riapro hai deciso? Cosi sia."

Appartiene alla mia natura non considerare irreparabili le sconfitte.
I film che preferisco sono quelli in cui il protagonista perde tutto, ma arrivando sull’orlo del baratro fa un passo indietro e incomincia la rimonta.
Solo in età adulta avrei imparato a non scappare dalle bare ancora aperte.

I morti rimpiccioliscono e i sopravvissuti incattiviscono, come innamorati respinti. Sono offesi con il mondo che non soffe quanto loro.

Non sopportavo le facce di circostanza, le carezze di chi mi compativa e le espressioni stupide che galleggiavano nell'aria.

Brutto male.
Come se fosse esistito un male bello, che ti faceva l'elemosina di lasciarti vivo.
Ma non riuscivo più a trovare i miei nemici. Erano tutti dentro di me.

Sembrava tornata. E invece era bastato un colpo di tosse perchè ricominciasse a fare l’impiastro.

Si era raccomandata per l’ennesima volta che mi comportassi bene con tutti. E io: si, mamma, buonanotte, adesso posso andare?
"Fai bei sogni, piccolino."

Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande.
La più grande è non essere amati più.

Nelle infatuazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione.
Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe brutalmente il flusso di un’energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.

Il giorno in cui un commesso le suggerì un acquisto a rate, lo scrutò come se fosse stato farina per il suo mattarello.
"Pensa davveo che sarei così stupida di continuare a pagare per qualcosa che ho già?"

Il nonno le era talmente sottomesso che quando morì tutti pensarono che non se ne sarebbe accorta.
Invece, per quegli equilibri misteriosi delle coppie apparentemente squilibrate, sei mesi più tardi si spense anche lei, tra dolori atroci che il cuore generoso della mamma aveva cercato di alleviare fino all'ultimo.

Lui era succube della madre, ma l'amore è una rivoluzione e gli aveva messo in corpo un'energia sufficiente per mandare al diavolo la nonna e, già che c'era, anche il nonno.

Certe domande mi facevano paura. O forse mi spaventavano di più le risposte.

Ma consapevole che di ogni fatto esistono almeno sempre due versioni.

Perchè avrei dovuto continuare a comportarmi bene, se tanto non c'era più nessuo a dirmi bravo?

Non è semplice rimanere orfani nel paese dei mammoni.
Certo, è anche il paese dei vittimisti e la perdita precoce di un genitore, se ben esibita, può diventare un’aureola o un certificato di impunità. Però per il ruolo di vittima bisogna esserci tagliati.


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venerdì 14 febbraio 2014

Frasi Libri: Andre Agassi Open la mia storia. 2.

Le frasi del libro: Andre Agassi Open. La mia storia

Toccare il fondo può essere confertovole perchè almeno ti puoi riposare.
Sai che non adnrai da nesusna parte per un pò.

Eppure le nostre migliori intenzioni sono spesso frustrate da forze esterne - forze che noi stessi abbiamo messo in moto tanto tempo prima.
Le decisioni, soprattutto quelle sbagliate, generano una loro inerzia e fermare l’inerzia può essere un bel casino, come ogni atleta sa bene.
Anche se giuriamo di cambiare, anche se siamo dispiaciuti e facciamo ammenda dei nostri errori, l’inerzia del passato continua a trascinarci per la strada sbaligata.
L’inerzia governa il mondo.
L’inerzia dice: calma, non così in fretta, sono ancora io che comando qui. Come ama dire un mio amico, citando un vecchio poema greco: la mente degli dei eterni non cambia all’improvviso.

L'avevo dimenticato: è nei corridoi degli ospedali che capiamo cos'è la vita.

Voglio vincere.
Lo voglio da matti.
Non è da me desiderare così tanto di vincere.
Di solito quello che provo è il desiderio di non perdere.



Ma allora perchè ho ancora tanta paura?
La paura non passa mai?
Spero di no, mi risponde. La paura è il tuo fuoco, Andre.
Non vorrei vederti completamente senza.
Saliamo in montagna, facciamo su e giù per la Strip ascoltando il cd speciale di Gil.
Lui lo chiama Mal di pancia.
La filosofia di Gil in tutte le cose è quella di cercare il dolore, sollecitarlo, riconoscere che il dolore è vita.

Se hai il cuore infranto, dice Gil, non lo negare.
Sguazzaci.
Soffriamo, dice, e allora soffriamo.
Mal di pancia è la sua miscellanea delle canzoni d'amore più dolenti mai scritte.

Andre, dice, certe persone sono termometri, altre termostati. Tu sei un termostato. Non registri la temperatura in una stanza, la cambi. Perciò sii fiducioso, sii te stesso, assumi il controllo.br> Mostrale chi sei veramente.

Ingurgito diverse coppe di mirtilli alla vodka.
Non m'importa di giocare in finale contro Roddick domani - sono già il numero uno.
Ed è per questo che lo batto. La miscela perfetta di interesse e disinteresse, la preparazione migliore.

Gioco e continuo a giocare perchè ho scelto di farlo. Anche se non è la tua vita, sceglierla cambia tutto.

Dopo tutto, mio cognato era Pancho Gonzalez, un campione durante il ponte aereo di Berlino, un rivale di Fred Perry, mentre Federer è nato l'anno in cui ho conosciuto il mio amico Perry.

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giovedì 6 febbraio 2014

Frasi Libri: Andre Agassi Open la mia storia. 1.

A nessuno piacciono i cambiamenti; i muscoli poi non li sopportano.
Il traguardo alla fine di una carriera non è diverso dal traguardo alla fine di un match. L'obiettivo è non perderlo di vista, perchè ha una forza magnetica. Quando ci sei vicino puoi sentire quella forza che ti attira e servirtene per tagliarlo. Ma subito prima di entrare nel suo campo di attrazione ne avverti una seconda, altrettanto forte, che ti respinge.

Una cosa che ho imparato in 29 anni di tennis; la vita ti getta tra i piedi qualsiasi cosa, tranne forse il lavello della cucina, e alla fine anche quello. Sta a te evitare gli ostacoli. Se lasci che ti fermino o ti distraggano, non stai facendo il tuo dovere, e non farlo ti provocherà dei rimpianti che ti paralizzeranno più di una schiena malandata.

E, per l'amor di Dio, goditela, o almeno cerca di gustarne alcuni momenti, perfino il dolore, perfino la sconfitta, se è questo che ti attende.

Quant'è più facile essere coraggiosi sotto un getto d'acqua calda. Ricordo a me stesso che in realtà non è questo il coraggio. Ciò che provi alla fine non conta; il coraggio stà in ciò che fai.

Capire la tua agitazione, decifrare ciò che ti dice del tuo stato mentale e fisico è il primo passo per controllarla e farla lavorare per te.

La borsa da tennis assomiglia molto al tuo cuore: devi saprere in ogni momento cosa c'è dentro.

Durante il cambio di campo vedo Baghdatis che si siede. Grave erroe. Un errore da giovani. Mai mettersi a sedere con i crampi. Mai dire al tuo corpo che può riposare e poi fargli: Stavo scherzando! Il tuo corpo è come lo Stato.
Ti dice: fà quello che vuoi, ma se ti colgo sul fatto non mi mentire.

Papà dice che quando tirava di boxe voleva sempre buscarsi il colpo migliore dell’avversario.
Me lo racconta un giorno sul campo da tennis: se sai di esserti beccato il colpo migliore di quell’altro, e sei ancora in piedi, e lui lo sa - gli strapperai il cuore.

Mi sento come se fossi stato su un’isola deserta, con nessuno con cui parlare ad eccezzione delle palme, fino all’arrivo di un altro naufrago riflessivo e sensibile che la pensa come me.

Quale altro peccato posso commettere per dimostrare al mondo che sono infelice e voglio tornare a casa?

Comunico al direttore del torneo che prenderò i soldi. Mentre quelle parole mi escono di bocca sento le mie possibili alternative svanire. Non so quali avrebbero potuto essere le alternative, ma il punto è proprio questo - non lo saprò mai.

L’ispirazione, dico a Philly - è questo il segreto.

Vorrei possedere un pò della rabbia di mio padre.
Vorrei potervi attingere durante gli ncotri più duri.
Mi chiedo cosa potrei fare in campo tennistico se potessi prendere quella rabbia e dirigerla al di là della rete. Invece, tutta la rabbia che provo la dirigo verso me stesso.

Dice: soltanto i forti sopravvivono, giusto?

Ci sono molti modi per diventare forti, dice Gil, e talvolta parlare è il migliore.

Que lindo es sonar despierto, dice. Com’è bello sognare ad occhi aperti. Sogni ad occhi chiusi, Andre. Sono capaci tutti di sognare dormendo, ma tu devi sognare sempre, e raccontare a voce alta i tuoi sogni, e crederci.

Non ti posso promettere che non ti stancherai, risponde. Ma sappi questo. Ci sono un sacco di belle cose per te al di là della stanchezza. Stancati, Andre. E’ li che conoscerai te stesso. Al di là della stanchezza.

Vincere non cambia niente. Adesso che ho vinto uno slam, so qualcosa che a pochissimi al mondo è concesso sapere.
Una vittoria non è così piacevole quant’è dolorosa una sconfitta. E ciò che provi dopo aver vinto non dura altrettanto a lungo. Nemmeno lontanemente.

Dal nulla spunta sua madre. Ci diamo la mano. E' cordiale, ma sostenuta. Ho una strana sensazione. So istintivamente che, qualunque cosa accada, questa donna e io non andremo d’accordo.

Sono i tuoi occhi che trovo attraenti. E il tuo cuore. Non i tuoi capelli.

Brad dice ceh il mio problema fondamentale, il problema che rischia di metter prematuramente fine alla mia carriera - il problema che sembrerebbe un’eredità di mio padre - è il perfezionismo.

Cerchi sempre di essere perfetto senza riuscirci, dice, e questo ti fa andare fuori di testa. La tua fiducia in te stesso è distrutta e la colpa è del perfezionismo.

Se insegui la perfezione, se fai della perfezione il tuo obiettivo ultimo, sai che succede? Insegui qualcosa che non esiste.

La perfezione?
Saranno si è no cinque in un anno le volte che ti svegli perfetto, le volte che non puoi perdere con nessuno, ma non sono quelle cinque volte che fanno un tennista.

E' pensare positivo, capisci?


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Pensieri frasi libri - Andre Agassi Open la mia storia.