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lunedì 13 giugno 2016

Lo zen e l'arte di giocare a Tennis. I cambi di campo.

Frasi del libro: Lo zen e l'arte di giocare a Tennis.
Cosa fare prima e durante la partita.
I cambi di campo.


Di solito, al cambio campo, mi siedo con gli occhi chiusi, osservo il respiro che entra e che esce dal naso ed escludo completamente dalla mia attenzione tutto quello che accade fuori.
Bevo un pò d’acqua, osservo il mio corpo e i muscoli che si rilassano al ritmo del respiro e sento le energie che mi riempiono di nuovo, fino a sentirmi fresco come al primo game.
Può anche essere molto utile coprirsi la testa e il viso con un asciugamano, in modo da eslcudere completamente il mondo esterno.

Potete fare anche un pò di visualizzazione, se non state giocando troppo bene o usare l’autoipnosi, ripetendovi che siete fortissimi, imbattibili, vincenti e, quando entrate di nuovo in campo, fate si che tutti abbiano la stesssa sensazione.

Dopo uno sbaglio, chiedo sempre ai miei alievi di ricordare quello che pensavano, quale sensazione o emozione avevano provato subito prima e durante il colpo.

"Volevo piazzare la palla all’incrocio delle righe, dalla parte opposta a qulla in cui stava il mio avversario, per cui guardavo di là e non vedevo la palla".

Queste sono tutte scuse della mente per distrarvi da quello che state facendo.



Il 99% delle volte, l’origine dei notri erorri è mentale e psicologica.

Allora ci siamo fermati e le ho chiesto cosa pensava prima di eseguire i colpi.
La sua risposta è stata illuminante: “penso che devo aprire in tempo, che mi devo girare e spostare prima il peso del corpo all’indietro e poi trasferirlo sul piede avanti, che devo piegarmi, che devo fare passi piccoli e veloci”.
La sua risposta mi ha fatto capire subito perchè ripeteva l’errore e, soprattutto, perchè colpiva la palla in ritardo: è impossibile pensare a tante cose nel tempo ridottissimo fra un colpo e l’altro.

Questo è un esempio tipico di come funziona la mente: non si fida assolutamente del corpo e della sua abilità a fare la cosa giusta in ogni occasione e vuole continuamente dargli istruzioni pratiche, di cui non ha assolutamente bisogno.

Per fare un esempio, quando la mattina decidete di alzarvi dal letto, non avete davvero bisogno di pensare: "adesso metto a terra il piede destro, poi quello sinistro, poi mi alzo in piedi ecc."
Semplicemente decidete di alzarvi e lasciate che il corpo esegua, in modo automatico, quei movimenti che conosce cosi bene.
Lo stesso avviene quando camminate e respirate e per molte altre attività del vostro corpo.

Al momento di eseguire i colpi, dovete lasciare al corpo tutta la possibilità di eseguire tutti i movimenti in totale libertà e abbandono, senza interferenze.
Dovete lascairvi andare.

Un ultimo consiglio, per ottenere questo risultato cosi importante: se siete particolarmente nervosi e emozionati, prima e durante una partita, e tutte le altre tecniche non vi sono molto d’aiuto, mettetevi a cantare; ad alta voce, se potete, o sottovoce, o dentro di voi, ma cantate perchè è la maniera migliore per non pensare e per non sentire le emozoini; "Canta che ti passa" è un vecchio detto che racchiude una grande verità.



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