Catherine era stata bene durante la gravidanza. Non era andata male. Non aveva quasi mai avuto nausea. Non era stata a disagio che all’ultimo momento. Così adesso l’avevano presa, alla fine. Non si scampa mai da niente.
Deve soltanto nascere un bambino, il sottoprodotto di belle nottate a Milano. Dà del disturbo a nascere e poi lo si cura e magari gli si vuol beme. Ma se morisse? Non morirà.
"E’ magnifico. Peserà ciqnue chili."
Non sentivo niente per lui. Pareva che non avesse niente a che fare con me. Non provai niente di paterno.
Questo si faceva. Si moriva. Non si sapeva di cosa si trattasse. Si veniva gettai dentro e si sentivano le regole e la prima volta che vi acchiappavano in fallo vi uccidevano. Oppure vi uccidevano gratuitamente come Ajmo. O vi davano la sifilide come a Rinaldi. Ma alla fine vi uccidevano. Ci si poteva contare. Girateci intorno e vi uccidono.
Una citazione è presente anche in questa pagina:
Il mondo ci spezza tutti quanti, ma solo alcuni diventano più forti là dove sono stati spezzati.
Improvvisamente sentii che dovevo tornare. Chiamai il cameriere, pagai il conto, mi infilai il cappotto, misi il cappello e mi avviai verso la porta. Ritornai a piedi nella pioggia in ospedale. Di sopra incontrai l’infermiera in corridoio.
"Le ho telefonato proprio adesso in albergo" disse. Qualcosa cadde dentro di me.
"Cosa c’è che non va?"
"Madame Henry ha avuto un’emorragia."
"Posso entrare?"
"No, non ancora. C’è il dottore da lei."
"Pericolo?"
"Molto." L’infermiera entrò nella stanza e chiuse la porta.
Sedetti fuori in corridoio. Tutto era finito dentro di me.
Non pensavo a niente. Non potevo pensare. Sapevo che sarebbe morta e pregavo che non morisse. Non lasciarla morire. Oh Dio, per favore non lasciarla morire. Farò tutto quello che vuoi se non la lasci morire. Ti prego, ti prego, ti prego. Dio caro, non lasciarla morire. Dio caro, non lasciarla morire.
Hai preso il bambino ma non lasciarla morire. Hai fatto bene ma non lasciarla morire.
"Vuoi che faccia qualcosa, Cat? Posso darti qualcosa?!"
Catherine sorrise: "No". Poi, poco dopo: "Non farai con un’altra quello che facevamo noi, e non dirai le stesse cose, vero?".
"Mai."
Indice delle altre pagine con le frasi:
Frasi libri belle: Addio alle armi di Ernest Hemingway - 1.
Frasi libri belle: Addio alle armi di Ernest Hemingway - 2.
Frasi libri belle: Addio alle armi di Ernest Hemingway - 3.
Frasi libri belle: Addio alle armi di Ernest Hemingway - 4.
Indice delle frasi del libro: "Addio alle armi" di Hemingway.
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RESILIENZA.
Deve soltanto nascere un bambino, il sottoprodotto di belle nottate a Milano. Dà del disturbo a nascere e poi lo si cura e magari gli si vuol beme. Ma se morisse? Non morirà.
"E’ magnifico. Peserà ciqnue chili."
Non sentivo niente per lui. Pareva che non avesse niente a che fare con me. Non provai niente di paterno.
Questo si faceva. Si moriva. Non si sapeva di cosa si trattasse. Si veniva gettai dentro e si sentivano le regole e la prima volta che vi acchiappavano in fallo vi uccidevano. Oppure vi uccidevano gratuitamente come Ajmo. O vi davano la sifilide come a Rinaldi. Ma alla fine vi uccidevano. Ci si poteva contare. Girateci intorno e vi uccidono.
Una citazione è presente anche in questa pagina:
Il mondo ci spezza tutti quanti, ma solo alcuni diventano più forti là dove sono stati spezzati.
Improvvisamente sentii che dovevo tornare. Chiamai il cameriere, pagai il conto, mi infilai il cappotto, misi il cappello e mi avviai verso la porta. Ritornai a piedi nella pioggia in ospedale. Di sopra incontrai l’infermiera in corridoio.
"Le ho telefonato proprio adesso in albergo" disse. Qualcosa cadde dentro di me.
"Cosa c’è che non va?"
"Madame Henry ha avuto un’emorragia."
"Posso entrare?"
"No, non ancora. C’è il dottore da lei."
"Pericolo?"
"Molto." L’infermiera entrò nella stanza e chiuse la porta.
Sedetti fuori in corridoio. Tutto era finito dentro di me.
Non pensavo a niente. Non potevo pensare. Sapevo che sarebbe morta e pregavo che non morisse. Non lasciarla morire. Oh Dio, per favore non lasciarla morire. Farò tutto quello che vuoi se non la lasci morire. Ti prego, ti prego, ti prego. Dio caro, non lasciarla morire. Dio caro, non lasciarla morire.
Hai preso il bambino ma non lasciarla morire. Hai fatto bene ma non lasciarla morire.
"Vuoi che faccia qualcosa, Cat? Posso darti qualcosa?!"
Catherine sorrise: "No". Poi, poco dopo: "Non farai con un’altra quello che facevamo noi, e non dirai le stesse cose, vero?".
"Mai."
Indice delle altre pagine con le frasi:
Frasi libri belle: Addio alle armi di Ernest Hemingway - 1.
Frasi libri belle: Addio alle armi di Ernest Hemingway - 2.
Frasi libri belle: Addio alle armi di Ernest Hemingway - 3.
Frasi libri belle: Addio alle armi di Ernest Hemingway - 4.
Indice delle frasi del libro: "Addio alle armi" di Hemingway.
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RESILIENZA.
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