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mercoledì 19 luglio 2017

Frasi Resilienza. Perseverare è umano: Pietro Trabucchi. l’effetto dei modelli culturali su automotivazione e impegno.

La volpe di Sparta: l’effetto dei modelli culturali su automotivazione e impegno.

Spiega Ulrich: "Credo che oggi si sia più infelici di allora.
Oggi la gioventù ha troppo e si lamenta subito.
Una volta non si aveva nulla o comunque poco, ma la gente era più felice e non si lamentava come adesso.
Oggi c’è chi si suicida per un semplice contrattempo".

Qualche volta la resilienza trae origine da esperienze giovanili di mancanza, di disagio o di sofferenza personale.

I greci dicevano che Eros, il desiderio, era figlio di Penia, la mancanza.
Fuor di metafora, i greci avevano capito che la spinta motivazionale è tanto più forte quanto più origina dal desiderio di "farcela", di sentirsi capace, di superare le proprie incapacità.
A volte questa spinta diventa fortissima nelle persone che hanno vissuto esperienze precoci di vulnerabilità.

Molti sono finiti emarginati.
Del resto non tutti i giovani del ghetto diventano grandi pugili o star del rap.
L’equazione "disagio giovanile = resilienza da adulti" risulta spesso troppo semplicistica.
Qualche volta funziona.
Qualche volta la magia non riesce.
Ma la maggior parte delle volte fallisce.
Ci vogliono altri ingredienti che stimolino il desiderio di riuscita oltre al vissuto pregresso di vulnerabilità: e questi ingredienti sono i modelli di impegno, uniti alla possibilità di sperimentare occasionalmente un pò di frustrazione e disagio.


Per "modelli di impegno" intendo degli schemi cognitivi che vengono assimilati durante l’infanzia dalle figure di riferimento.
Il termine "schemi cognitivi" indica delle modalità consolidate di vedere e valutare il mondo.

L’esempio del padre insegnava loro a equilibrare le aspettative, a vedere la fatica come un elemento naturale per raggiungere lo scopo.

E’ un segreto che appartiene al cognitivo, non alla genetica.

La cultura media tutti i nostri atteggiamenti.
Perfino la percezione del dolore.
Conoscete la storia del ragazzino spartano e della volpe.

Ancora oggi ai nostri occhi Sparta simboleggia la forza del cambiamento che i modelli culturali e l’educazione hanno sugli individui.
Sono i modelli culturali a plasmare gli schemi cognitivi e, di conseguenza, i loro comportamenti.
Oggi la scienza ha dimostrato definitivamente che la percezione del dolore è mediata culturalmente.


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