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mercoledì 21 giugno 2017

Frasi Resilienza. Perseverare è umano: Pietro Trabucchi. Automotivazione. Cos’è, da dove viene, come funziona.

Automotivazione.
Cos'è, da dove viene, come funziona.

Ciò che considero di maggior valore è stato dovermela cavare da solo.
Piero Angela.

Anche gli animali possono impegnarsi pur in assenza di incentivi diretti e senza essere spinti dall'urgenza di un bisogno immediato.
Al pari di un uomo che scala una montagna senza essere mosso da una ricompensa, o dall'ordine di qualcuno, ma solo per il piacere di verificare i propri limiti.
Così anche negli animali sono presenti comportamenti lucidi ed esplorativi.

Quando facciamo qualcosa per passione, perchè proviamo piacere nel farlo, indipendentemente da ricompense o da un’approvazione esterna, siamo di fronte alla motivazione intrinseca.
Possiamo allenarci a correre per avere un aspetto migliore o per cercare nell’agonismo una sorta di status: e questa è una motivazione estrinseca.
Ma ci sono sempre più persone che corrono perchè amano farlo, perchè vogliono scoprire i propri limiti, perchè amano sentirsi "capaci", a prescindere dalla classifica o dai premi: e questa è una motivazione intrinseca.

Nella vita siamo sempre mossi da una mescolanza di entrambe le tipologie, anche se possiamo quasi sempre distinguerne una prevalente.

La sindrome di Ulisse.
I piedi sono congelati, il vento aspira ogni stilla di calore dai muscoli e dalle giunture, e io sento che non potrò mai più riuscire a scaldarmi per il resto della mia vita.
Vorrei rimanere qui, rinchiuso nella tenda, ma poi quella voce mi ordina: "vai fuori, vai fuori e provaci".
D. Hempleman-Adams, Polo Nord.

Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.
Dante, Inferno, Canto XXVI.


Facendo leva sul senso di competenza, sul piacere di farcela, possiamo ottenere dalle persone un impegno straordinario.
Chi è mosso dalla motivazione intrinseca è più resiliente.
La sua spinta motivazionale non viene demolita dalle difficoltà, come invece succede comunemente da chi è mosso da rinforzi esterni.
Essa infatti trasforma gli ostacoli in sfide.

Come abbiamo visto, la peculiarità del cervello umano risiede nella sua incompiutezza al momento della nascita: due settimane dopo la nascita, il cervello del neonato presenta pochissimi prolungamenti dendrici (cioè collegamenti tra neuroni): esso è del tutto immaturo.
Ciò conduce ad un’importante conseguenza: per lunghi anni, mentre si sta ancora formando, il cervello umano rimane esposto all’influenza dell’ambiente.
Alla fine è l’ambiente che lo plasma.

E proprio perchè è il più immaturo, è anche il più modellabile.

Il destino dell’uomo è quello di un perpetuo allenamento.

La motivazione produce l’impegno, e a furia di impegnarci diventiamo più bravi, aumentando il nostro senso di competenza o senso di autoefficacia.
Sentirsi competenti è fonte di piacere e di emozioni positive.
Questo piacere, a sua volta, stimola livelli più elevati di impegno.
L’impegno sviluppa nuovi apprendimenti e nuove connessioni cerebrali oltre ad accrescere il senso di competenza.
L’accresciuto senso di competenza produce nuovo piacere, dando origine ad un circolo vizioso motivazionale.

Dobbiamo sottolineare i progressi!
Diversi studi dimostrano che i soggetti che ricevono un feedback prestativo e che possono monitorare i propri progressi, si divertono maggiormente e sono motivati a impegnarsi di più.

Un caratteristica importante dell’automotivazione sta nella sua paradossale proprietà di non essere abbattuta dalle situazioni difficili.


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1 commenti:

Unknown ha detto...

Adoro i libri di Trabucchi, ne consiglio vivamente la lettura, soprattutto per chi scava dentro se alla ricerva di motivazione intrinseca.

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